Scadrà il prossimo 30 novembre (al quarantacinquesimo giorno dalla pubblicazione in Gurs avvenuta il 15 ottobre) il bando “Agricoltura sociale innovativa“. L’avviso pubblico punta al finanziamento di cinque iniziative integrate di co-housing e co-produzione finalizzate alla realizzazione di progetti pilota di agricoltura sociale innovativa, anche mediante l’avvio di nuove imprese. I progetti pilota dovranno sviluppare forme di accoglienza e inclusione socio-lavorativa di soggetti provenienti da Paesi terzi per il contrasto allo sfruttamento del lavoro in agricoltura.
L’avviso è stato approvato dalla dirigente dell’Ufficio speciale per l’immigrazione istituito presso l’assessorato della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro della Regione Sicilia. L’intervento è realizzato all’interno del progetto FAMI “P.I.U. – SUPREME – Percorsi individualizzati di uscita dallo sfruttamento” nell’ambito del Programma operativo nazionale ‘Inclusione’ FSE 2014-2020.
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Obiettivo dell’Avviso è individuare percorsi di agricoltura sociale innovativa promossi da soggetti pubblici e privati, finalizzati all’emersione e all’inserimento lavorativo di cittadini di Paesi Terzi vittime o potenziali vittime di sfruttamento in agricoltura valorizzando la connessione funzionale tra aree urbane e rurali.
La procedura prevede dunque la selezione di progetti presentati da enti del terzo settore in forma singola, ovvero da enti costituiti o che si impegnano a costituirsi in ATS o ATI. Tali soggetti dovranno programmare la realizzazione in ambiti urbani ed extra urbani limitrofi di percorsi di orientamento e formazione laboratoriale. Attraverso la realizzazione di progetti pilota di agricoltura sociale innovativa dovranno essere sviluppati percorsi di auto imprenditorialità, cui connettere interventi concreti a supporto dell’autonomia abitativa (mediante esperienze di co-housing o contributo abitativo) e di inclusione socio-lavorativa.
I progetti dovranno inoltre prevedere la realizzazione di attività di promozione dell’integrazione culturale, sociale, occupazionale ed abitativa di Cittadini di Paesi Terzi vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo in agricoltura.
I progetti finanziati al 100 per cento potranno avere un importo massimo di valore massimo di € 333.936,00 ciascun. L’importo complessivo massimo finanziabile è pari a € 1.669.680,00.